venerdì 21 dicembre 2012

Mayalate?

Su una folgorante intuizione di magneTICo, si pensava di continuare quest'avventura su un nuovo blog.
Il titolo proposto sarebbe Mayalate.
Da intendersi nella doppia accezione se lo leggiamo all'italiana o all'inglese.
Intanto ho già prenotato gli indirizzi mayalate.blogspot.com e maya-late.blogspot.com.
Ovviamente, come qui, regnerà l'anarchia. Che ne dite?

giovedì 20 dicembre 2012

White fever (White end – ep. finale)

Nelle precedenti puntate:
Episodio pilota
Episodio No. 1
Episodio No. 2
Episodio No. 3




Tic, tac, tic, tac. Sento il ticchettio, ma non vedo nessun orologio, nessuna sveglia: è dentro la mia mente, ma è anche dannatamente reale.

L'auto sfreccia a tutta velocità. Sono al volante, ma non sono alla guida.
Attorno a me c'è una danza frenetica di luci rosse, bianche, gialle.
L'autostrada è incredibilmente satura di vetture che si rincorrono caoticamente, ma senza nessuna collisione.
Un disordine ordinato.
L'aria si fa più calda. Provo ad aprire il finestrino, senza risultato. Il cruscotto è diventato rovente. Tic, tac, tic, tac. Il tempo sta per scadere.
Accanto a me c'è Carlo. È senza testa, ma parla.
Mi chiede: “Cosa ci salva ordinando il caos?”
Tic, tac, tic. “Dove cazzo siamo, Carlo? Da dove cazzo vengono tutte queste auto?”

venerdì 7 dicembre 2012

Uomo nuovo


La sua storia cominciò il 22 dicembre alle 10.30 nella Silicon Valley, quando il mondo intero era in fila per comprare gli ultimi regali di Natale. Tutti tranne uno. L'ingegnere Newman stava finendo di implementare l'ultimo bot per una nota major infomatica: un software in grado come gli altri bot di navigare attraverso le pagine del web, in grado di indicizzare i link in esse contenuti, di dare punteggi ad ogni pagina per i motori di ricerca, ma con una funzionalità in più che nessun altro bot aveva mai avuto prima: esaminato l'html della pagina, il software era in grado di valutare se nel contenuto ci fossero o meno istruzioni in grado di migliorare se stesso e nel caso ci fossero, era in grado di copiarsi con queste nuove funzionalità aggiunte.

lunedì 3 dicembre 2012

Moriremo tutti

è da un po' di tempo che mi domando quale fosse lo scopo originario di questo blog, ammesso che ne avesse uno. Mi ricordo di aver accettato l'incarico di amministratore e, ci tengo a ribadirlo rigorosamente senza stipendio per dare il buon esempio a tutti gli italiani, quando ero sotto l'effetto di allucinogeni. Droghe pesanti? No, i monologhi di Saviano. Forse il motivo fondante della creazione e nascita di questo blog era l'organizzazione di un'orgia il 21 dicembre con la scusa della FINE DEL MONDO? In effetti questo blog non è stato pubblicizzato a dovere. Ma del resto chi darebbe credibilità a un sito che si intitola LA FINE DEL MONDO. Chi? A parte Giacobbo, Daniele Bossari, Marco Amleto Belelli, Domenico Scilipoti, i tesserati di casapound.
Mi sono accorto che sono più gli autori che i post pubblicati e i follower son quasi tutti dello staff. Ma bando alle ciance, parliamo di cose meno serie. Leggendo il contatore qui a fianco, noto che mancano 17 giorni e qualche ora alla fine. Secondo i Maya. Secondo chi?
Voi sapete come sono finiti i Maya? Com'è stato possibile che quella gloriosa civiltà sia scomparsa improvvisamente? Non sono stati i conquistadores, non è stata la SARS, non sono stati gli alieni. Una meteora? No. Sapete che avevano fatto quei geni dell'astronomia, della matematica e delle scienze in toto? Per costruire case, dighe, fare pire per i morti, pali per infilzare quelli che gli stavano antipatici, hanno abbattuto tutte le foreste che potevano abbattere (e senza le motoseghe, altrimenti sarebbero durati tre anni). Come noi. Noi che siamo quelli con la corruzione a livelli record e l'evasione fiscale al secondo posto nel mondo. Abbattendo gli alberi, come è noto, viene meno il sostegno al terreno che è utilissimo a contenere le acque durante piogge e nevicate.Insomma quei fenomeni si sono dati la zappa sui piedi. E noi dovremo dar retta a una loro profezia? Ma se non sono stati capaci neppure di sapere quando sarebbe arrivata la loro fine! Se ci fossero state le primarie, avrebbero scelte cosa abbattere e cosa no. Il dissesto idrogeologico, ce lo dice sempre Luca Mercalli, quel signore con il papillon che parla da Fazio. E ce lo dice Mario Tozzi, il signore con la piccozza che parla con il dinosauro finto. Due che saranno i primi a scomparire, perché abitando in case di legno scopriranno quanto è divertente una scarica elettrica da 200mila volts.



Drink!